Terzo giorno di lavoro intenso, qui a Fiumalbo, per i nostri ragazzi, sempre più tartassati da mister Gastaldello e dai suoi collaboratori, che vogliono intensità, una squadra reattiva, che morde l’erba del campo, il pallone e, se serve, pure qualche caviglia avversaria…
D’altra parte, si dice che una volta il “Paròn” Rocco abbia sentenziato: “A tuto quel che se movi su l’erba, daghe. Se xe ‘l balon, no importa”.
Ovviamente, si scherza, il Legnago Salus sarà pugnace come è nel suo Dna essere, ma non saremo certo il Wimbledon della “Crazy Gang” di Vinnie Jones (sì, quello che prese “Gazza” Gascoigne per…di là…) e compagnia brutta.
Anche perché, ve lo posso assicurare per esperienza diretta, questa è sì una squadra di guerrieri, quando serve, ma con il cuore grande e più profondi di quanto si possa superficialmente pensare quando si parla di calciatori.
Ad esempio ieri sera, dopo cena, con un gruppo di loro (i nomi sono assolutamente top secret) si è finiti a parlare di religione, di matrimonio, di figli, delle proprie paure, incertezze e debolezze di fronte alle cose grandi, importanti della vita.
C’è chi, forte della giovane età, è positivo e speranzoso ai limiti dell’ingenuità, però che bello vedere tanta radiosa convinzione in un giovane uomo!
Quelli che “ne sanno un po’ di più” provano a metterlo in guardia sui rischi di un approccio così “leggero”, ma lui rimane granitico nel guardare al mondo con positività, e non nascondo che un po’ lo invidio…
Ma non perdiamoci nei sentimentalismi, prima che qualcuno ci ricordi che “il calcio non è uno sport per signorine”, come ebbe a dire Guido Ara della Pro Vercelli nel lontano 1909.
Una frase che oggi, forse giustamente, giudichiamo quanto meno infelice, ma che andrebbe contestualizzata; il calciatore delle “Bianche casacche”, con quella “sparata”, se la stava prendendo con gli avversari della sua squadra, che erano più danarose e, per i canoni dell’epoca, probabilmente un filino snob.
Nessuna intemerata sessista, dunque, né allora, né oggi (anche perché, lo dico senza problema alcuno, a me il calcio femminile piace! E non solo quando gioca Alisha Lehmann…).
Comunque, rimettendo il focus su cosa fanno i nostri ragazzi in ritiro, ieri c’è stata una nuova sessione di “karaoke”, con un Federico Ampollini assolutamente a suo agio nei panni di Biagio Antonacci con “Iris”.
Ma, soprattutto, ecco il rito del bagno nel fiume/torrente, che bene o male uno lo si trova sempre, quando si fanno i ritiri in montagna. Segnaliamo un Marco Businarolo particolarmente intirizzito dall’acqua tutt’altro che calda, ma stoico nel non essere il primo a uscirne.
Oggi mezza giornata libera, che domani – finalmente – si gioca!
Federico Zuliani
